Belandi.. Rock Progressivo "antichizzato" alla zeneize
    
          COME IL BUON VINO DEL CONTADINO, 
                  ESCE DALLA BOTTE DI LEGNO, 
           IL NOSTRO PROGRESSIVO D'ANNATA, 
     USCIVA DA VECCHI AMPLIFICATORI VALVOLARI
                           DI TANTO TEMPO FA...
                 ... OGGI QUALCOSA E' CAMBIATO,
                     MA NON QUELLO LO SPIRITO
                              INTRAMONTABILE
                     CHE CI TIENE ANCORA IN VITA

Ciao appassionati, eccoci qua, nel nostro accogliente minisito, che basta e avanza per voi, per noi e il mondo intero, senza tante velleità, anzi... senza neanche quelle. 

Allo stato attuale niente cover ormai da un ventennio, ma sempre creatività ispirata alle chitarre "rocciose" a cavallo tra i sessanta e settanta. Suoni generati da sintetizzatori analogici e timbriche d'epoca, strumenti e strumentazionio provati dalle fatiche e dal tempo, con una voce capace di arrangiarsi in qualche maniera. Quanto vorremmo una macchina del tempo per suonare sui palchi dei Pop Festival, Re Nudo e Zerbo, rimembranze volate via col vento dell'empio progresso, che tutto ha spazzato via.

Già predicammo atmosfere da Summer of Love, in tributi denominati Fuori dal Mondo, alias maratone rock di 3 e poi 4 giorni su spiagge, monti liguri, e serate interminabili nel nostro circolo musiculturale, tutti luoghi ove affuirono centinaia di persone, delle quali talune ancora oggi chiedono di riesumare quegli eventi oggi impossibili da organizzare.

Ricordi gelosamente custoditi e rigenerati nelle nostre frammentarie esibizioni, innanzi a sorridenti ex capelloni dalle chiome grige, o sommità che inneggiano il monte calvo di Mussorgsky. Con loro, anche giovani apprendisti, che a fine serata, chiedono di chi era il pezzo.. poichè di certe sonorità in chiave E.L.&P, Van Der Graaf Generator, Caravan, Gong, Colosseum, Soft Machine, etc, forse la moltitudine ne ha soltanto udito nominare... la grandiosità.